Che sia scherzosa, seria, buffa, profonda, la poesia è l’occasione di un’immersione tra le parole, un nido in cui trovare casa per cantare sentimenti, lenire fatiche, scavare nel profondo. Può essere specchio in cui ritrovare se stessi, modo di esprimere quel che da soli non si riesce a dire. La poesia invita a mettersi in gioco inventando, trasformando, osservando il mondo, colorando, giocando col caso, con le parole, ritagliando, incollando. Non bisogna temerla, ma “farla vivere”, farle incontrare i lettori andando ad abitare le stanze di bambini e ragazzi, percorrendo un tratto di strada insieme a loro. In questo modo si potrà dare alla poesia un’immagine vicina, intenderla a portata di tutti, come dovrebbe essere. E’ fondamentale, dunque, avere a disposizione tanti testi di poesia e dar loro voce insieme a bambini e ragazzi organizzando attività a scuola e altrove! Una libreria, una biblioteca, un parco sono luoghi adatti a fare poesia, dove si può esercitare la meraviglia dell’osservazione e della narrazione. E’ tempo di una nuova “scuola dell’arte” e di un’”arte della scuola”: progettare con la storia, con l’amore per l’anima dei luoghi e con quell’idea dell’imprevisto poetico (appunto!), dell’immaginazione e della creatività.
- OSARE, PERCHE’ CON LA POESIA CI SI PUO’ DIVERTIRE
- INGAGGIARE LE MOLTEPLICI RISORSE DEL LETTORE (cognitive, visive, emotive, narrative, organizzative, valoriali)
- POTENZIARE COMPETENZE DI LINGUAGGIO E CONNESSIONI VERBALI
BIBLIOGRAFIA e CREDITS
Lasciatemi divertire, quaderno di un poeta in erba, Nicoletta Grillo
Come proporre la poesia ai bambini e ai ragazzi in biblioteca, Caterina Ramonda
Junior Poetry Magazine, periodico letterario per giovani poeti
The wander society, Keri Smith
La città educante, P. Mottana e G. Campagnoli